Progetto Courtine

Aggiornamento del 25/01/2023

Caro Dante,

Grazie per aver scelto di sostenere ancora una volta il nostro progetto di ricerca. Grazie anche al Vostro supporto, siamo riusciti ad abbattere altre frontiere nel campo della riabilitazione e delle neuroscienze.

Quest’anno per la prima volta nella storia, .Neurorestore ha realizzato un’interfaccia di comunicazione cervello-spina dorsale in grado di bypassare lesioni spinali e restituire controllo diretto degli arti inferiori a pazienti paraplegici. Quest’ interfaccia neurale, completamente impiantabile, collega le intenzioni motorie rilevate nelle cortecce celebrali con sequenze temporali di stimolazione epidurale delle zone della spina dorsale coinvolte nella generazione del movimento degli arti inferiori.

Il progetto, già sotto revisione nei migliori giornali scientifici, rappresenta un nuovo riferimento per lo sviluppo di terapie riabilitative e apre a infinite possibilità per pazienti con lesioni midollari. Questo lavoro ha inoltre ricevuto il BCI 2022 award, uno dei premi piu’ ambiti in questo campo.

Nonostante ciò, .Neurorestore si pone altrettanti ambiziosi obiettivi per il 2023 che speriamo ancora una volta di mostrarVi entro fine anno. Difatti, stiamo ultimando i dettagli di un nuovo studio clinico per esplorare il potenziale di questa stessa tecnologia nel generare miglioramenti immediati e a lungo termine in 3 individui con lesioni cervicali croniche e difficoltà motorie agli arti superiori.

Infine, continueremo a lavorare giornalmente con Michel e gli altri ragazzi per migliorare il piu’ possibile le tecnologie e terapie che abbiamo finora implementato per garantire sempre i migliori risultati e prospettive future ai nostri pazienti.

Cordiali saluti.

Dr. Grègoire Courtine

Aggiornamento del 12/10/2021

Un piccolo resoconto della nostra visita al Centro per le Neuroprotesi di Losanna e del nostro incontro con il dottor Courtine, la sua equipe e i ragazzi del suo progetto.
Un’esperienza unica che ci fa capire che questa é la via giusta, continuate a donare perché la ricerca non può e non deve fermarsi!
“In data 5 agosto 2021, l’associazione Riders 4 Riders, da anni sostenitrice del Centro per le Neuroprotesi all’interno della Scuola delle Scienze Applicate dell’EPFL (Swiss Federal Institute of Technology Lausanne), è stata invitata dal Dott. Gregoire Courtine a scoprire le ultime tecniche messe a punto dall’équipe, di cui fa parte anche la dott.ssa Jocelyn Block, per il recupero delle funzioni sensoriali e motorie di coloro che abbiano subito una lesione del midollo spinale.
Alla visita, cui hanno partecipato Dante Badiali, fondatore dell’associazione, in compagnia di altri due ragazzi associati, Victor Briselli e Germano Iacopini, è iniziata con la “scoperta” della sezione Mobility, in cui abbiamo fatto la conoscenza di Sebastien.
Con profonda empatia e infinita simpatia, Sebastien ci ha raccontato la sua storia di vita: è un ingegnere svizzero, vive nei pressi di Losanna, e ha subito un trauma spinale a seguito di un incidente in bicicletta.
Sebastien sta sperimentando, ormai da svariati mesi, le ultime tecniche di mobility messe a punto dall’équipe del Prof. Courtine e, grazie all’ausilio di stampelle e di un sollevatore meccanico che rispondono agli impulsi di un elettrodo impiantato nel suo corpo, riesce a camminare.
Sebastien possiede, inoltre, una grande forza d’animo e una smisurata determinazione, qualità queste che lo portano ad allenarsi sino a undici ore a settimane.
Che dire? Che il suo percorso di recupero possa proseguire al meglio, raggiungendo tutti i migliori traguardi!
Prima di continuare la visita, il Prof. Courtine ha organizzato un pranzo con i suoi invitati italiani e la sua collega neurochirurgo, dott.ssa Jocelyn Block, occasione questa in cui ci sono stati rappresentati i progressi raggiunti dai pazienti dell’équipe e sono stati illustrati i progetti attuali e futuri di recupero post traumatico.
Nel primo pomeriggio, la visita è, quindi, proseguita presso la sezione “Blood pressure regulation”, in cui l’équipe medica ci ha mostrato i risultati ottenuti da persone che, costrette su sedia a rotelle per effetto di un trauma, debbano, tra le altre cose, affrontare gravi problematiche attinenti la pressione sanguigna e tali da compromettere le funzioni quotidiane. Tramite l’installazione di un neutrosmettitore, la pressione sanguigna del paziente viene regolata ed è costantemente monitorata.
Quanto descritto poc’anzi è soltanto una briciola dei progressi raggiunti dall’équipe dopo anni di costante e assidua ricerca.
Una speranza per il futuro e un motivo per sostenere la ricerca scientifica in questo ambito.
Un grazie speciale a Valerie Ferrari, che durante la visita ci ha aiutati come interprete, con grande professionalità e ilarità!”

Aggiornamento del 25/08/2018

Buon giorno

Spero di poter rendere noti i risultati ufficiali verso Ottobre/Novembre.

vi mando i miei più cordiali saluti.  -Gregoire Courtine

La lesione grave del midollo spinale è una condizione devastante, in cui sono presenti lunghe interruzioni nel sistema nervoso del midollo spinale che rendono impossibile la comunicazione fra i vari settori del sistema nervoso. Tra le conseguenze si registrano varie disabilità delle funzioni corporee a valle della lesione, inclusa la paralisi degli arti inferiori. La fisioterapia è la pratica terapeutica più diffusa per recuperare le funzioni motorie compromesse. Per migliorare la deambulazione la terapia standard  è l’uso del tapis roulant con ritenzione di peso (BWSTT). Durante la riabilitazione BWSTT, i pazienti indossano una imbracatura collegata ad un sistema che solleva parzialmente  il peso corporeo mentre camminano sul tapis roulant.  I fisioterapisti o delle apparecchiature robotizzate contribuiscono al movimento delle gambe durante la camminata sul tappeto man mano che questo si muove. Sfortunatamente , però , i pazienti con le lesioni più gravi  che non sono in grado di attivare le loro gambe non beneficiano molto da questo tipo di riabilitazione, e normalmente non riescono a recuperare l’abilità di stare in piedi o camminare autonomamente. Un altro limite alla messa a punto di terapie riabilitative per le lesioni gravi del midollo spinale è rappresentato dalle lunghe e complesse procedure necessarie per tradurre dall’ambito animale a quello umano le strategie sperimentali per la rigenerazione strutturale del midollo spinale.

Le strutture del midollo spinale che sottendono alla deambulazione negli esseri umani sono posizionate all’interno delle porzioni lombari e alto sacrali del midollo spinale . Queste strutture rimangono integre anche in seguito a lesioni gravi del midollo spinale e toracico, ecco perché ricercatori di tutto il mondo stanno continuamente cercando di sviluppare terapie in grado di favorire la riabilitazione riattivando queste strutture integre del midollo a valle della lesione. In particolare le terapie basate sulla stimolazione elettrica epidurale del midollo spinale sembrano aver tenuto banco negli ultimi anni. La stimolazione elettrica epidurale del midollo spinale prevede il posizionamento chirurgico di piccoli elettrodi nel canale spinale,  esternamente alla membrana protettiva (la dura mater), che riveste il midollo spinale. L’impianto invia una stimolazione elettrica alle strutture specifiche del midollo. Allo stato attuale, tutti gli studi sulla stimolazione epidurale per migliorare la funzionalità motoria si sono affidati alla stimolazione elettrica continua, da un punto fisso e con parametri di stimolazione costanti.

Negli ultimi 15 anni, il laboratorio guidato dal Prof G. Courtine, chiamato anche il G-LAB, ha svolto studi sperimentali sugli animali per analizzare  il meccanismo attraverso il quale la stimolazione del midollo spinale interagisce con i circuiti spinali, al fine di convogliare tutto il potenziale di questa tecnologia per la migliore riabilitazione possibile in seguito a una lesione midollare. Questo lavoro ha portato ad un nuovo livello le tecnologie impiantistiche per la neuro stimolazione. Uno dei successi chiave è stata la messa a punto di una stimolazione elettrica epidurale spazio temporale (EES). Questa tecnologia neuroprostetica fornisce in modo dinamico brevi stimulazioni elettriche in aree specifiche all’interno del midollo spinale per attivare i muscoli delle gambe con tempistiche naturali, armonizzando il feedback delle gambe in movimento e il segnale motorio inviato dal cervello. Ad esempio , mentre un modello di stimolazione può facilitare in modo selettivo la flessione della gamba per l’oscillazione, un altro contemporaneamente stimola l’estensione per la presa di posizione dell’altra gamba. Nei ratti e nei primati, la stimolazione spaziotemporale EES ha ristabilito immediatamente una camminata robusta e adeguata in presenza di zampe posteriori paralizzate.

Queste scoperte hanno fornito sufficiente motivazione per il primo studio umano: STIMO (“Stimulation Movement Overground”;clinicaltrials.gov, NCT02936453), il primo sforzo del laboratorio G-LAB di tradurre queste scoperte pre-cliniche in applicazioni cliniche.  STIMO applica un sistema di sospensione robotico  che fornisce un parziale supporto corporeo abbinato ad un bilanciamento ausiliario e alla stimolazione spazio temporale EES , tutto ciò al fine di consentire una riabilitazione motoria altamente efficace anche in individui con gravi lesioni spinali. Lo studio richiede valutazioni di base delle funzioni neurologiche e motorie, l’impianto chirurgico del sistema di neurostimolazione, un mese di personalizzazione del protocollo EES, e cinque mesi di riabilitazione che include anche valutazioni mensili. Alla data attuale, un totale di quattro participanti hanno portato a termine lo studio. Tutti i partecipanti erano pazienti non in grado di camminare e con una lesione spinale cronica. Tutti hanno dimostrato miglioramenti considerevoli che verranno illustrati nel dettaglio entro i prossimi mesi in una pubblicazione specifica.

Spinti da questo successo , ai partecipanti è stata offerta l’opportunità di proseguire nell’uso della stimolazione anche a studio STIMO completato. A questo scopo, il laboratorio G-LAB ha messo a punto  un’applicazione tablet che consente ai partecipanti di usare la stimolazione a loro piacimento presso il centro di riabilitazione, nel loro ambiente domestico e persino in società. Tre partecipanti stanno beneficiando di questa estensione di studio denominata “STIMO free”, ed hanno così mantenuto i progressi ottenuti durante lo studio principale in modo efficace quando addirittura non hanno ottenuto miglioramenti ulteriori. Questo successo dimostra in modo importante l’alta  usabilità di queste tecnologie di stimolazione pratica, in quanto i partecipanti sono motivati ad applicarle in modo autonomo, al di fuori delle condizioni di laboratorio per proseguire gli esercizi nel loro ambiente.

Aggiornamento del 12/08/2018

Qualche giorno fa, una nostra delegazione ha visitato a Losanna il laboratorio di ricerca del Prof. Gregoire Courtine. Abbiamo potuto vedere di persona i grandi progressi ottenuti dai suoi studi nell’ambito della riabilitazione motoria di individui affetti da lesioni midollari.
Abbiamo assistito, meravigliati come bambini, ad una fase della sperimentazione in diretta. Abbiamo visto un ragazzo con lesione midollare a livello cervicale, sottoposto al metodo “Courtine” (che prevede opportune stimolazioni elettriche, un sistema di parziale sollevamento corporeo del tutto rivoluzionario e l’abolizione del tapis roulante) svolgere una serie di “camminate” in relativa autonomia. Se tutto questo non fosse frutto del lavoro tenace di una serie di professionalità che spaziano dalla biomedica alla fisica, all’ingegneria, alla neurologia…si potrebbe pensare al miracolo. Ma questa è scienza, passione, genialità e totale convinzione nelle proprie idee, anche quando sono rivoluzionarie, anche quando bisogna lottare per esse. Il grande lavoro di Courtine non potrebbe essere possibile senza l’aiuto, il sostegno e l’appoggio psicologico ed economico che la sua squadra riceve da tutte le persone che credono che la paralisi non debba essere una condanna a vita.
Noi di Riders4Riders abbiamo sempre pensato che migliorare la qualità di vita di individui con lesioni midollari sia possibile e che bisogna agire, subito. Perché è la rassegnazione il nemico più potente. Per questo la nostra associazione ha deciso di continuare a sostenere al 100% questa ricerca, di cui condivide le basi, l’entusiasmo e la filosofia!
State al nostro fianco, per un futuro di speranza.
Grazie.